venerdì 27 giugno 2014

The Big Bang Theory




Il professore era seduto all'ombra, accanto a lui il ragazzino si teneva strette le guance muovendole e puntando le labbra verso un bersaglio immaginario. A pochi passi da loro una bambina giocava da sola muovendosi come se fosse dentro una piccola astronave puntata verso una stella invisibile anche di notte. Inciampava di continuo nel conteggio alla rovescia quasi temendo di arrivare all'accensione dei razzi. Ogni dieci numeri si sistemava i capelli con l'elastico, con un movimento abile del polso la coda tornava alta, puntata verso la stella di arrivo, quella di fine missione. 

Vedi, disse il professore al ragazzino, quel movimento di aggiustamento che fa la bambina è il Big Bang, il ciuffo di capelli  che ogni tanto gli scappa (una volta ogni cento aveva contato il professore) è la Vita. 
E Dio? Gli fece allora il ragazzino giusto per sollecitare il solito difetto che avevano tutte le teorie del professore (non per nulla lo scriviamo minuscolo).
Dio lo puoi scegliere, può essere tutta la bambina o solo il polso, il naso, il brufolo sulla spalla o il disegno sul vestito. 
Solo per sollecitare la debolezza che avevano sempre tutte le sue teorie aggiunse: in molti puntano sull'elastico. 






Capitolo precedente 

10 commenti:

  1. Giudei, gli unici e trini, scelgon vergini calve

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  2. Ma la foto in basso è quella del monolito zen di 2014 odissea nel web?

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  3. secondo me dio sono i le gambe della bambina quando cammina a balzelli mentre gioca; se guardi una bambina che gioca da sola e cammina a balzelli se ti concentri raggiungi il nirvana

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  4. Già parti avvantaggiato mettendo il titolo di una delle serie che amo di più...:)

    (ah in casa mia io e Progenie abbiamo scelto "il dio che ride", che detta così sembra un dio buono, non che non lo sia, lo è, ma è anche il "dio che ride" inteso come quello che ti fa degli scherzi assurdi per ridere lui ;) )

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  5. da quant è che non passavo di qui? troppo.

    K.

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  6. È bello puntare una stella invisibile, così non sai dove arriverai. E poi se sbagli direzione hai una buona scusa da sfoderare: colpa sua che è invisibile, io ci ho provato!

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  7. io punto sul chewingum attaccato alla suola.

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